mercoledì 30 giugno 2010

Arte greca




















L'arte greca

Generalmente gli storici dell'arte definiscono l'arte greca come arte prodotta nel mondo di lingua greca in un periodo compreso tra il 1000 a.C. e il 100 a.C. circa. Generalmente sono escluse l'arte minoica e micenea (o arte egea), che fiorirono tra il 1500 e il 1200 a.C.: sebbene la seconda fosse già probabilmente di lingua greca, non esiste una vera continuità tra l'arte di queste culture e la successiva arte greca.

All'estremità opposta di questa scala temporale, gli storici dell'arte generalmente ritengono che la Grecia antica come cultura distinta ebbe termine con lo stabilirsi del dominio romano sul mondo di lingua greca, che avvenne intorno al 100 a.C..

In lingua greca la parola τεχνη (tekhnê), che comunemente viene tradotta con arte, indica più propriamente l'abilità manuale tecnica e artigianale: da questo termine deriva infatti la parola "tecnica". Gli scultori e pittori greci erano artigiani che apprendevano il loro mestiere come apprendisti, spesso presso il proprio padre e che potevano essere schiavi di uomini ricchi. Sebbene alcuni di essi divenissero ricchi e ammirati, non avevano la medesima posizione sociale di poeti o drammaturghi. Fu solo in epoca ellenistica (dopo il 320 a.C. circa) che gli artisti divennero una categoria sociale riconosciuta.

Periodizzazione

Usualmente l'arte dell'antica Grecia viene suddivisa, dal punto di vista dello stile, in quattro periodi principali:

1. Formazione o Geometrico (XII-VIII sec.a.C)

2. Arcaico(stile dorico) (VII-VI sec. a.C.)

3. Classico(stile ionico) (480 - 323 a.C.)

4. Ellenistico(stile corinzio) (323 - 31 a.C.).

Il periodo di Formazione è di solito considerato iniziare intorno al 1000 a.C., sebbene si abbiano pochissime informazioni sui primi duecento anni (tradizionalmente conosciuti come Medioevo ellenico). Il periodo arcaico e l'arte greca possono essere fatti iniziare anche nel VII secolo a.C.. Le Guerre persiane (480-448 a.C.) sono normalmente ritenute la linea di separazione tra il periodo arcaico e il successivo periodo classico, e il regno di Alessandro Magno (336-323 a.C.) quella tra periodo classico e periodo ellenistico. Ufficialmente si considera terminata con la conquista romana dell'Egitto (battaglia di Azio del 31 a.C.).

In realtà non ci fu una transizione netta tra un periodo e l'altro e, come in ogni periodo, alcuni artisti lavorarono in modo più innovativo dei propri contemporanei. Forti tradizioni locali di carattere conservativo e le necessità dei culti locali aiutano gli storici ad individuare l'origine geografica delle opere d'arte, anche quando queste abbiano subito spostamenti.

l'Architettura greca

L'architettura greca riveste particolare importanza per tutta la storia dell'architettura occidentale. La codificazione che, in età arcaica, verrà sviluppata per l'architettura del tempio nei tre ordini dorico, ionico e corinzio diventerà con l'ellenismo il linguaggio universale del mondo mediterraneo.

Il periodo arcaico vede la codificazione degli ordini classici, in particolare il dorico e lo ionico, mentre il corinzio, che può essere considerato una derivazione dello ionico, ebbe fortuna soprattutto presso i Romani.

L'architettura dell'età classica ha invece il suo apice negli edifici che costituiscono l'Acropoli di Atene, costruiti nell'ordine dorico e ionico. Il Partenone (in ordine dorico ma con proporzioni che si avvicinano allo ionico) è l'edificio maggiore per dimensioni ed importanza.
L'ultima fase, l'architettura ellenistica, non è più l'arte della polis, ma diviene il linguaggio delle città e delle capitali delle monarchie di cultura greca e orientale. L'età ellenistica vede la diffusione dell'architettura greca anche al di fuori della Grecia e delle colonie.

L'architettura romana rielaborerà il linguaggio dell'architettura greca, mantenendolo invariato nelle sue componenti essenziali grammaticali, e verrà di nuovo riscoperto (senza in realtà essere mai stato dimenticato) nel Rinascimento e nei secoli successivi fino al XIX secolo.